Tutti gli spazi privati gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione sono a cura e spese dei proprietari degli edifici e dei terreni in cui hanno luogo o di chi ne ha l'effettiva disponibilità. E’ sempre consigliato di avvalersi di ditte specializzate nel settore.
Sciami vaganti di api
Le api sono insetti protetti, quindi non bisogna mai procedere con metodi fai-da-te o tramite l’utilizzo di sostanze tossiche e insetticide. È importante sapere che le api che sciamano hanno un’indole docile e non sono particolarmente aggressive; prima di sciamare, infatti, riempiono le loro sacche melarie di scorte per poter provvedere ai bisogni dello sciame e proprio per questo motivo diviene loro difficile pungere. Se le api hanno appena sciamato, probabilmente si troveranno molto vicino all’apiario da cui sono partite, pertanto in prima istanza è opportuno rintracciare l’apicoltore, che potrà così recuperare il proprio sciame fuggitivo. Se, invece, non si è a conoscenza di apiari nelle vicinanze, si può contattare un qualsiasi altro apicoltore, un’associazione apistica oppure il 115, numero di emergenza dei Vigili del Fuoco che dispongono dell’elenco aggiornato di tutti gli apicoltori disponibili al recupero operanti nella zona.
Nidi/favi vespe e calabroni
trattandosi di insetti molto aggressivi soprattutto in prossimità della propria dimora la rimozione dei nidi/favi va svolta da soggetti specializzati. Gli interventi di disinfestazione variano in base alla gravità della situazione; se le vespe o calabroni sono abbastanza lontani dall’abitazione o luoghi frequentati e ci sono le condizioni di sicurezza è opportuno isolare il favo/nido programmando comunque la rimozione, mentre in circostanze più gravi e difficili, se infestano pericolosamente l’area (casa o luogo di lavoro), è indispensabile eliminarli tempestivamente insieme al nido e mettere in sicurezza la zona avvalendosi di ditte di disinfestazione oppure contattando il numero 115 di emergenza dei Vigili del Fuoco.
Infestazioni da processionaria
La Regione Toscana informa sulla comparsa delle infestazioni della processionaria ed esorta i Comuni ad attenersi a linee di condotta e misure in grado di limitare i rischi e pericoli dati dal contatto con l’insetto. Sia che la pianta insista su un terreno pubblico o su una proprietà privata è importante segnalare l’infestazione al Servizio Ambiente e/o Polizia Municipale. Il Sindaco, in casi di riconosciuta criticità, può ricorrere all’Ordinanza per l’adozione di misure obbligatorie sul contenimento dell’infestazione.
In caso di accertata infestazione è necessario evitare in qualsiasi modo il contatto, soprattutto per i bambini e per gli animali domestici (per questi ultimi l’inalazione o l’ingestione dell’insetto può esporre anche a gravi rischi). In tale condizione si consiglia di non avvicinarsi alle piante colpite e non lasciare giocare bambini in prossimità delle chiome; non tentare con mezzi artigianali di distruggere i nidi in quanto il primo effetto che si ottiene è quello di favorire la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti; lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di piante colpite; evitare di tagliare l’erba di prati che circondano le piante infestate o in alternativa effettuare l’operazione solo dopo forti piogge o abbondanti lavaggi. In caso di contatto con i peli urticanti la gravità delle reazioni allergiche varia in relazione alla durata, alla quantità ed al tipo di contatto con i peli urticanti, oltre che alla sensibilità specifica.
Per la rimozione dei nidi e alla bonifica dell’area (vedi scheda approfondimento sulla processionaria) è sempre consigliato di fare ricorso a ditta specializzata, tuttavia qualora si intenda provvedere in proprio alla rimozione dei nidi di svernamento degli insetti è indispensabile operare, preferibilmente in assenza di vento, indossando indumenti protettivi (es. tute monouso integrali) e dotazioni per evitare contatto ed inalazione dei peli urticanti, nonché adottare tutte cautele ed accorgimenti per scongiurare la diffusione dei peli urticanti nelle aree circostanti; al termine dell’intervento tutto il materiale prelevato dalla pianta dovrà essere bruciato sul posto e gli indumenti usati inseriti in sacco chiuso. Nel caso che non sia possibile l’immediata rimozione dei nidi la zona nella proiezione delle chiome infestate deve essere isolata con nastro e cartelli che segnalino la presenza dell’insetto.